«In realtà, lo stress è la causa principale di una depressione maggiore — spiega Marc Fakhoury — e sembra far scattare questo disturbo in quasi ogni individuo dotato di un particolare set di geni che lo rendono più vulnerabile». Probabilmente la predisposizione genetica agisce attraverso alterazioni a livello dei neuromediatori, sostanze che regolano la comunicazione tra i neuroni. Ad esempio, la serotonina, correlata al livello di ansietà e alla tendenza al comportamento ossessivo, la cui carenza è stata osservata in chi è depresso, a livello del tronco encefalico, la parte alta del midollo spinale. Si sa che è coinvolta anche la noradrenalina, responsabile del livello di allerta, di ansia e di interesse verso la vita, così come la dopamina, un importante neuromediatore dal quale dipendono l’attenzione, la motivazione e il senso di ricompensa. Diversi studi indicano inoltre una ridotta presenza di tirosina, un precursore della dopamina, nel sangue e nel liquido spinale di persone depresse.