Il profilo psicologico della stalker donna presenta moltissime analogie con quello dello stalker uomo.
Sebbene le ricerche in quest’ambito non abbiano individuato un profilo di personalità univoco, molte stalker potrebbero presentare i criteri per la diagnosi di Disturbo Borderline di Personalità.
Le persone con questo disturbo hanno un senso di sè molto debole e possono sentire di esistere solo in una relazione simbiotica con una persona che le supporta costantemente.
E’ qualcosa di diverso dal ” non posso vivere senza di te” che gli innamorati si dicono è più un ” senza di te io non sono niente”.
La persona di riferimento affettivo diventa, per l’individuo con questa problematica, assolutamente vitale, di conseguenza, di fronte alla possibilità di un abbandono, la persecutrice si sente completamente persa e avverte una sensazione di annientamento e di angoscia profonda.
Nel caso dello stalking al femminile, la stalker cerca di stabilire con la vittima una relazione non necessariamente romantica ma anche amicale o filiale per risolvere un dilemma centrale nella sua vita: la solitudine e la mancanza di una relazione stabile con un altra persona.
Se questa relazione si rompe la stalker mette in atto una serie di comportamenti che vanno dalle minacce al tentativo di suicidio per intimare all’ altro di non separarsi.
Lo scopo di questi comportamenti è quello di una riconciliazione, di una vendetta o di entrambe le cose.